Va premesso che l'impiego del luppolo nella fabbricazione
della birra è relativamente recente (9° secolo), nella storia millenaria della brassazione e segue l'antica tradizione dell'uomo di aromatizzare
le bevande con frutti, bacche, cortecce e radici.
Tuttavia l'elemento principe utilizzato nella fabbricazione di tutti i tipi di birra resta il luppolo.
Il nome scientifico del luppolo è "Humulus lupulus",
è
e nella birra ha diverse funzioni: é un ottimo conservante, stabilizzante (soprattutto per quanto riguarda l'aroma e la schiuma della birra) e aromatizzante. Viene utilizzato il fiore (da pianta femminile) che contiene diverse sostanze organiche, ciascuna delle quali ha uno scopo preciso per il birraio:
Resine - forniscono l'amaro
Olii - sono i responsabili dell'aroma
Tannini - provocano la coagulazione delle proteine durante la bollitura e la fermentazione
Le resine e gli olii sono contenuti in un polline giallo che si può vedere alla base dei petali, all'interno del fiore. Le resine hanno però la caratteristica di essere insolubili, ma attraverso una reazione chimica che avviene con la fase di bollitura del mosto, le resine dell'amaro del luppolo si "sciolgono" e rimangono in soluzione nella birra.
Esistono differenti tipi di luppolo e ciascuno ha caratteristiche proprie per il potenziale apporto di amaro e di aromi.
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