Bello l'aspetto, bruno impenetrabile con una schiuma cappuccino fine e persistente. La sorella maggiore della Ghisa ripropone concentrati i tratti tostati e affumicati della versione "base". Ben fatta e piacevole, pur evitando inutili muscolarità sacrifica un po' della beverinità della Ghisa tradizionale.
Degustata in bottiglia in data: 10/02/2010 01:10:47
Versione restyled di quella storica. Il dolce del caramello è contrastato alla grande da una luppolatura robusta, moderna, ma non cialtrona. Salda su questi due binari, l'utilizzo della bassa fermentazione evita inutili cerebralismi donando beverinità. Risultato: vien voglia di bissare.
Degustata in bottiglia in data: 01/10/2009 17:02:44
Non tutte le ciambelle riescono col buco. Qualche problemino di zolfetto al naso, vabbé si sistema. Non convince del tutto però: nasce per essere semplice, beverina e poco alcolica. Ma in bocca è tutta muscoli, una bomba di luppoli americani correttamente supportata da un corpo importante... e la bevibilità ne soffre. Buona la fattura, ma un po' stanca.
Degustata alla spina in data: 02/07/2009 10:26:07
Che dire... a pompa, si beve da sola. Birra dalla beverinità disumana, forse illegale...
Degustata alla spina in data: 22/06/2009 09:42:25
Inutile dilungarsi troppo. Infezione totale, acida, acidissima, lavandinata per direttissima. In generale forse bisognerebbe dare un seconda chance prima di calare la mannaia su un prodotto che si beve per la prima volta (altre birre di questo birrificio sono dignitose). Ma se la birra l'hai acquistata dalle mani di un commerciale del birrificio, diplomato in materia e con chiare competenze in fatto di produzione, e il prodotto non è che ha qualche problemino, bensì è totalmente andato, beh, questa seconda chanche io non me la sento di darla.
Degustata in bottiglia in data: 14/04/2009 16:07:51
L'etichetta recita "special bitter" ma di una special bitter inglese ha davvero pochino... A me ricorda genericamente qualcosa di belga. Detto questo, una birra gradevole e senza difetti. Schiuma davvero molto bella, pannosa, abbondante e persistente. Ambrato carico che va sul marrone, torbida. Al naso le note maltate si fondono bene con gli aromi (floreali) del luppolo. In bocca soprattutto cioccolato e biscottato, amaro ben presente. Beverina e un po' semplice, così probabilmente vuole essere, forse un po' troppo, il corpo sfugge lasciando tostature e amaro da soli. In ogni caso una bottiglia promettente (6.80 euro) da un birrificio giovane e che non conoscevo.
Degustata in bottiglia in data: 08/04/2009 01:50:53
Mi è piaciuta molto. Dorato pallido, schiuma biancha e fine ma con qualche bollona in cima, poco persistente. Al naso è buonissima: grande secchezza, note luppolate che si fondono con l'assenzio, gli esteri fruttati (mela?) e floreali e con un leggero maltato, tutto molto elegante. In bocca conferma l'estrema secchezza, presenta una certa citricità rinfrescante, il corpo leggerissimo lascia ben presto spazio ad un amaro lungo, persistente e appagante. Birra leggera ma non banale da bere a secchiate, a me ha ricordato una Saison Dupont più light e secca. Scusate se è poco...
Degustata in bottiglia in data: 19/03/2009 23:12:13
Aspetto canonico, schiuma fine e persistente. Olfatto dominato dal fenolico (chiodo di garofano) che copre un po' gli altri aromi tipici dello stile (vedi banana). Anche in bocca le speziature del lievito la fanno da padrone sul corpo un po' sfuggente. Pulita, semplice e onesta, manca un po' di emozione.
Degustata in bottiglia in data: 16/03/2009 00:28:12
Una porter rustica come se ne trovano poche in giro per il mondo. Tostature coraggiose, per usare un eufemismo, ma sempre con un certo equilibrio fra dolcezza ed erbaceo. Dicono che la birra deve esprimere il carattere di un birraio? Voilà.
Degustata alla spina in data: 16/11/2008 22:26:02
Non è mai stata una delle "mie" birre fra quelle di Beppe, ma la versione di quest'anno mi ha conquistato. Naso molto ricco, in bocca un bell'equilibrio fra note dolci (caramello), erbaceo e tostature, sempre e comunque beverina.
Degustata alla spina in data: 16/11/2008 22:21:53
Più che una recensione, un consiglio. Aspettatela almeno un annetto. Il fruttato lascia il passo ad una splendida "austerità", con tutte le note tipiche di una imperial stout ed un finale lungo e ammandorlato. Notevole!
Degustata in bottiglia in data: 04/11/2008 23:32:11
Versione 2008, prodotta nel 2007 e lasciata maturare in fusto con l'aggiunta di batteri. L'aspetto è buono, schiuma compatta e persistente, colore ambrato/aranciato, un po' torbida. Alla cieca la giudicherei una birra infetta. Ma anche sbendato, trovo poco gradevole l'infezione lattica, a mio parere penalizza e copre l'eccellente maltatura sottostante senza donare piacevolezza.
Degustata alla spina in data: 18/10/2008 17:36:24
Versione 2008 prodotta da Troll. Mi aveva molto impressionato un microassaggio fatto a Pasturana. La versione in bottiglia è forse ancora meglio, a mio giudizio superiore a quella della scorso anno. L'aspetto è improponibile: più che un geiser, la bottiglia è una vera e propria bomba a mano e due bicchieri non bastano ad evitare il varo del pavimento. La schiuma in ogni caso è di una persistenza formidabile.... La birra è però da urlo. La base è una simil-triple, su cui si innesta splendidamente il miele di corbezzolo, il cui l'amaro duetta alla grande con l'erbaceo di una luppolatura che non cede alle mode recenti e sempre in perfetto equilibrio con il corpo. Beverinità perfetta che si ferma appena un passo prima di divenire "scivolosa". Complessa, appagante, io in genere non amo le birre al miele ma questa ha proprio un altro passo. La mia birra dell'anno. Certo, fra un mese sarò negli States, ma questa è un osso duro da battere...
Degustata in bottiglia in data: 27/08/2008 23:18:42
A distanza di un annetto ci tengo a limare un po' io mio vecchio giudizio, avendone assaggiate diverse bottiglie. Se quanto detto in precedenza resta vero - è impressionante per ricchezza, finezza, equilibrio, una grande birra - devo anche dire che scaldandosi tendono ad uscire parecchi sentori sgradevoli (mercaptani). Qualche off-flavor ci sta in una birra di questo genere a mio parere, ma qui in effetti ne escono un po' troppi. Da qui la revisione
Degustata in bottiglia in data: 22/06/2008 14:32:49
Versione 2007. Anno nuovo, ricetta nuova. Piuttosto diversa rispetto alla sorella dello scorso anno, molto limpida e tendente al mogano. Meno fragolosa e abbondantemente incentrata sulla frutta rossa matura che copre maggiormente le note luppolate. Forse meno eclettica rispetto alla precedente versione (e non è una critica) ora è più vicina ad un'impostazione belga, anche se l'amaro finale rimane di stampo inglese. Un poco abboccata (per essere una birra di Beppe). L'alcool c'è, e si sente. Note speziate (noce moscata? incenso?) dal lievito. Voto più voto meno (non ho il bilancino...), sempre un'ottima birra.
Degustata alla spina in data: 16/12/2007 18:08:00
A mio parere più parente stretta della Super rispetto alla Super Sour. Per il resto, poco da aggiungere agli altri commenti, se non sottolineare l'estrema eleganza, l'equilibrio dolce/erbaceo, l'estrema beverinità grazie anche ad una leggera nota acida.
Degustata in bottiglia in data: 04/09/2007 12:14:49
Una creazione davvero originale di Riccardo. La base è una Demonhunter e viene affinata 3 mesi nelle botti della barbera Bigolla di Walter Massa, quindi rifermentata con lieviti da vino bianco seguendo i cicli lunari nell'imbottigliamento. Ne esce una creazione davvero molto originale. Colore ambrato molto vivo, un po' velato, buona la schiuma. Il richiamo con il vinoso della barbera è ben presente ed integrato, con un'acidità accattivante e ripulente ed un finale giocato un po' sulla durezza. Secondo me un birra non facile, dal buon potenziale evolutivo. Per me già un must.
Degustata in bottiglia in data: 26/07/2007 12:24:08
Edizione 2004. Che birra! Verrebbe da dare solo 10. Aspetto bellissimo, ambrato con riflessi ramati, buona schiuma con qualche bolla media. Ricorda certe fiamminghe ma con meno spigoli, in bocca è un velluto con in equilibrio perfetto fra acidità controllata e dolcezza. Finale lunghissimo. Scaldandosi dà ancora di più. Da applausi.
Degustata in bottiglia in data: 19/07/2007 12:54:13
Bello l'aspetto della schiuma, abbondante, un po' torbida all'aspetto. Al naso erbaceo, agrumi (Cascade?). In bocca è di buon corpo, l'attacco è abboccato con un ritorno ripulente dell'amaro. Tutto sommato una birra piacevole.
Degustata in bottiglia in data: 19/04/2007 12:43:43
Veramente una bella pils, senza difetti, elegante, con la secchezza e l'amaro che ti aspetteresti. Birra di qualità, birra da quantità.
Degustata in bottiglia in data: 16/04/2007 14:14:49
Fra le birre del Pils Pride 2007, quella da bere trionfalmente per ultima, senza ritorno. C'è tutto quello che chiedo ad una Pils. Nella versiona randalizzata, pure qualcosa in più.
Degustata in bottiglia in data: 16/04/2007 14:11:30
Forse mi faccio un po' prendere dall'entusiasmo (è una tipologia di birra che rientra nelle mie grazie) ma la trovo davvero notevole. Calda, secca, equilibrata nelle sue componenti. A un passo dall'Olimpo, o dal Regno dei Giusti se siete monoteisti.
Degustata in bottiglia in data: 14/04/2007 01:53:26
Concordo con Ditone, piacevole ma manca un po' di "emozione".
Degustata in bottiglia in data: 26/03/2007 22:16:41
Pulita e piacevole, senza fronzoli.
Degustata alla spina in data: 26/03/2007 22:12:44
Spillata a pompa, per me un esperimento molto riuscito di Maurizio. Un tripudio di pera al naso, cioccolato ben integrato, tostature... Buon equilibrio, sicuramente una birra impegnativa.
Degustata alla spina in data: 26/03/2007 22:02:29
Interessante davvero, con un bel naso di tostature e cioccolato. In bocca è bilanciata e di beva tutto sommato abbastanza facile. Io però l'avrei preferità un filo più profonda e spigolosa, anche a scapito della beverinità. De gustibus...
Degustata in bottiglia in data: 25/03/2007 17:23:45
Il packaging, essenziale ma di effetto, non so perché aveva alimentato un po' le mie aspettative... Invece sono rimasto piuttosto deluso. La schiuma è poco persistente, l'olfatto un po' monocorde, in bocca poco ampia ed un po' grossolana, il corpo sfuggente, mi ricorda più le produzioni da homebrewer. Nessun difetto evidente, ma poca finezza e complessità. Si può bere con profitto, beninteso. L'attività del birrificio è iniziata da poco ed è probabile, lecito ed auspicabile attendersi dei sostanziali miglioramenti, perché l'idea sottostante, molto belga, c'è.
Degustata in bottiglia in data: 22/03/2007 14:07:06
L'ho trovata meno facile di quello che mi potessi aspettare: la speziatura è davvero originale ed un po' impegnativa. Se vogliamo, "non è neppure nelle mie corde"... Nonostante questo, trovo che sia una grande birra, azzeccata, con un taglio degno delle migliori saison vallone, tanto che mi chiedo se non sia stato un po' "manina" nel giudizio...
Degustata alla spina in data: 18/03/2007 23:57:55
Ne ho lasciata una bottiglia in frigo un paio di mesi abbondanti in letargo... Beh, un giudizio dato col cuore... Un matrimonio indissolubile di sensazioni maltate e luppolate. Con una sola precauzione: attendere quasi la tempratura ambiente per lasciarla esprimere. Un volo che da UK, passando per il continente, guarda oltreoceano...
Degustata in bottiglia in data: 12/03/2007 21:48:26
L'abbondante luppolatura la rendono secca e dissetante. Birra da quantità e da buona compagnia.
Degustata in bottiglia in data: 11/03/2007 15:35:51
Troppo abboccata per i miei gusti, alla lunga risulta un po' stancante e stucchevole a mio giudizio.
Degustata in bottiglia in data: 11/03/2007 15:23:58
Versione non rifermentata imbottigliata in contropressione (grazie Beppe!). E' amara... Ma va? Esperimento azzeccato giocato tutto su luppoli continentali (e siamo solo alla prima versione). Colore aranciato piuttosto velato (alla spina è molto più limpida), schiuma compatta. Al naso luppolo, luppolo e poi agumi, albicocca e un tocco di frutta matura. In bocca da il meglio di sé, con una punta di dolce iniziale poi sovrastato dal lungo finale amaro, persistente ma non così violento. Di una beverinità mostruosa. Sogno di una notta di mezza estate (tipo a Pasturana...)
Degustata in bottiglia in data: 11/03/2007 15:11:32
La versione di quest'anno è un po' più amara della precedente. Bassa fermentazione quasi a temperatura da alta, difficile inquadrarla in uno stile. Il corpo leggero, forse un po' sfuggente, lascia presto il campo all'amaro Beppe-style, qui in lotta con le tostature. Un sorbetto amaro, per resettare il palato a nuovi assaggi...
Degustata alla spina in data: 18/02/2007 19:43:32
Bevuta alla spina al Bi-Du. Decisamente diversa rispetto ad un paio di anni fa, con la lavanda molto più integrata e non dominante. Aspetto aranciato torbido, schiuma compatta, floreale al naso. In bocca è fresca, giustamente amara, con un tocco di acidità ripulente che mi ricorda una wit. Birra molto piacevole, da bere a nastro.
Degustata alla spina in data: 18/02/2007 19:33:00
Acidità fastidiosa al naso e in bocca. In parole povere, confortato dagli altri giudizi, la mia opinione personale: una birra infetta.
Degustata in bottiglia in data: 17/02/2007 17:47:36
Impenetrabile, bella schiuma fine ed abbastanza persistente. Perfetto l'equilibrio fra note tostate, morbidezza dell'avena e amaro/aroma del luppolo, estremamente piacevole. La birre di Maurizio mi piacciono sempre di più.
Degustata in bottiglia in data: 15/02/2007 11:18:39
Servita in calici molto ampi per esaltarne l'olfatto, è una birra alle ciliegie accattivante e raffinata, anche se un po' segnata dal legno. Ricorda un po' certe kriekenbier delle Fiandre, ma più piaciona e meno spigolosa. Il prezzo non è proprio stracciato, la vedo come birra da occasione, per uscire dal seminato, da dividere con gli amici.
Degustata in bottiglia in data: 05/02/2007 11:49:38
Porter rude ma di grande bevibilità, dal colore impenetrabile e dalla schiuma cappuccino. Ben articolata in bocca, gli aromi e l'amaro del luppolo sono ben presenti sotto il tappeto delle tostature. Una birra che colpisce il segno.
Degustata alla spina in data: 04/02/2007 17:45:21
Forse ancora leggermente sottotono rispetto al passato, sarà perché è totalmente nelle mie corde, la trovo comunque una bevuta irrinunciabile quando voglio "coccolarmi", con quel pizzicore amaro del luppolo che contrasta il finale caramellato.
Degustata alla spina in data: 04/02/2007 17:30:34
Un publican di impostazione asburgica della mia zona mi diceva una volta che koelsch così amare e così buone a Colonia non se ne trovano. Non ho difficoltà a crederci, anche per le poche da me assaggiate. Quando penso ad una birra da quantità ed allo stesso tempo appagante, penso alla Rodersch.
Degustata alla spina in data: 04/02/2007 17:15:22
La scoperta del Bi-Du anni fa ha coinciso per me con la consapevolezza dell'amaro, del quale Beppe è indiscusso interprete. In questa birra ci trovo tutta la sua stupefacente sapienza. Genera dipendenza.
Degustata alla spina in data: 04/02/2007 16:49:22
Paglierino, leggermente velata, bella schiuma abbondante ma poco persistente. All'inizio è un po' fredda e non si concede, poi scaldandosi si esprime al meglio. Molto gradevole e rinfrescante nell'amaro, ben integrato, chiusura che prepara e invoglia alla sorsata successiva. Una birra che ammicca a Poperinge, anzi ci prova proprio e pure pesante... Se da un lato non stupisce l'originalità della proposta, resta pur sempre indiscutibile il modello di riferimento.
Degustata in bottiglia in data: 03/02/2007 03:11:23
Riserva Teo Musso 2004, etichetta argento. Omaggio di Teo al Salone del Gusto 2006, lo ringrazio qui ora con colpevole ritardo. Una birra unica che fa stile a sé. Nonostante la gradazione alcolica, non è la potenza ma la finezza e l'assoluta eleganza delle sue preziose note ossidate a colpirmi, il tutto su uno sfondo di cacao, frutta secca e tostature. Un capolavoro. Unico neo il prezzo non proprio popolare che la costringono al ruolo di "birra delle grandi occasioni".
Degustata in bottiglia in data: 03/02/2007 02:41:02
Da una bottiglia a mezzo passo dalla scadenza, un'assaggio piuttosto anonimo di una delle star incontrastate della produzione BI-DU, da me incondizionatamente amata. Stanca. Meglio riprovarci con versioni più fresche e integre.
Degustata in bottiglia in data: 02/02/2007 00:39:28
Uno dei miei "must" birrai italiani e non solo in una versione deludente. Bottiglia probabilmente troppo prossima alla scadenza e forse un po' troppo "avanti", conservata presumibilmente in frigo. Naso un po' piatto e poco espressivo, in bocca spenta e povera di complessità, con un pizzicore finale da idrolitina "Brioschi" (per chi se la ricorda). Mi stupisce perché analoghe bottiglie maturate in frigo riuscivano a tener testa, se non superare, la versione spillata da maturatore. Da riprovare, fiduciosi.
Degustata in bottiglia in data: 02/02/2007 00:31:49